11 Aprile 2025

Come essere primi su Google grazie a un articolo del blog

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Autore

Team di Wave Informatica

Categoria

Approfondimenti

Argomenti

Web Marketing

Hai scritto un articolo sul tuo blog online, ma non lo trovi su Google? Oppure l’articolo compare solo in seconda o addirittura terza pagina?

In questa guida pratica ti spieghiamo cosa devi fare perché il tuo blog post si posizioni in prima pagina su Google, attirando traffico al tuo sito web e accrescendo la topical authority del tuo dominio.

In anni di esperienza nel settore del Web Marketing e dell’Ottimizzazione SEO, abbiamo imparato cosa piace a Google: per questo molti nostri articoli si posizionano in prima pagina, o addirittura al primo posto su Google.

Screenshot che mostra vari articoli di Wave Informatica posizionati nelle prime 4 posizioni  su Google
Alcuni degli articoli del blog di Wave Informatica posizionati fra le prime posizioni di Google.

Come essere primi su Google grazie a un articolo del blog

Di seguito ti proponiamo 10 step che ti permetteranno di posizionare il tuo articolo del blog in prima pagina su Google:

  1. Scegli una parola chiave principale (e l’intento di ricerca)

    Parti da una ricerca approfondita per capire cosa cercano le persone e quali parole usano. La keyword deve essere chiara, non troppo competitiva e allineata a ciò che offri.
    In base a cosa cercano gli utenti che vuoi che leggano il tuo articolo, seleziona la tipologia di post: pillar page (guida, pagina molto approfondita su un argomento ampio), case study, news, tutorial, approfondimento, confronto, recensione di prodotto o servizio…

  2. Scrivi contenuti originali e approfonditi

    Google premia chi offre contenuti realmente utili per gli utenti. Cerca quindi di rispondere alle domande e alle esigenze dei tuoi lettori e scrivi testi approfonditi, toccando anche i sotto-argomenti del tema principale.
    Un articolo con meno di 500 parole difficilmente si posizionerà in prima pagina su Google. Ti consigliamo di seguire questa regola generale: se scrivi di un tema specifico, tieniti almeno sulle 800 parole; se scrivi su un tema molto ampio, almeno 2000 parole.Infografica che mostra una freccia e spiega quante parole scrivere in base alla profondità dell'argomento di un blog post

  3. Usa una struttura chiara e ben gerarchizzata

    Organizza i paragrafi in modo logico, con titoli H2 e H3. Inserisci domande frequenti, esempi, consigli pratici, elenchi, e usa i grassetti in maniera strategica, per migliorare la leggibilità.Screenshot di una parte dell'articolo "Guida sito web" di Wave informatica in cui si evidenzia la gerarchia dei titoli H2 e H3

  4. Ottimizza il title e la meta description

    Devono attirare l’attenzione nei risultati di ricerca e contenere la parola chiave. Scrivi dei testi chiari e diretti, che invoglino l’utente a cliccare ed entrare nel tuo articolo.
    Puoi anche usare le emoji (con parsimonia!) per distinguerti dagli altri risultati di ricerca.

  5. Aggiungi link interni ed esterni

    Collega l’articolo ad altri contenuti del tuo blog, pagine di servizio e approfondimenti pertinenti.
    Inserisci anche link a siti web esterni, usando l’attributo target=”blank” per fare in modo che il link si apra in una nuova finestra, e cita fonti affidabili. I link interni aiutano a migliorare la navigazione, mentre i link esterni accrescono la credibilità del tuo articolo, soprattutto se citi fonti di dati statistici e descrizioni ufficiali.

  6. Aggiungi immagini pertinenti e ottimizzate

    Le immagini non solo arricchiscono il contenuto visivo del tuo articolo, ma svolgono anche un ruolo cruciale nell’ottimizzazione SEO, perché possono essere trovate attraverso la ricerca per immagini di Google. Per massimizzare il loro impatto:
    Scegli immagini rilevanti e personalizzate: Assicurati che ogni immagine supporti e arricchisca il contenuto testuale e, se puoi, creale tu, per esempio realizzando infografiche che spieghino efficacemente i concetti espressi nei testi.
    Ottimizza il nome del file: usa nomi descrittivi e pertinenti per i file delle immagini, separando le parole con trattini (esempio: strategia-content-marketing.jpg).​
    Utilizza l’attributo alt: Fornisci una descrizione accurata dell’immagine nell’attributo alt per migliorare l’accessibilità e aiutare i motori di ricerca a comprendere il contenuto visivo, ad esempio alt="Immagine di un imprenditore e una cliente che si stringono la mano".
    Comprimi le immagini: Riduci le dimensioni dei file senza compromettere la qualità per migliorare i tempi di caricamento della pagina.​ In generale, ti consiglio di tenerti sempre sotto i 100Kb
    Implementa il lazy loading: Carica le immagini solo quando stanno per essere visualizzate dall’utente, migliorando così le prestazioni complessive della pagina. ​

  7. Usa i dati strutturati

    I dati strutturati, implementati tramite Schema.org, aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto della tua pagina. Non sono un fattore di ranking diretto, ma possono migliorare la visibilità del tuo articolo nei risultati di ricerca attraverso i rich snippet, che mostrano informazioni aggiuntive come valutazioni, date o autori. Se usi WordPress, plugin come Yoast ti consente di aggiungere automaticamente i dati strutturati per FAQ pages, How To pages (tutorial) o ricette.Screenshot che mostra i dati strutturati dei risultati di ricerca su Google per delle ricette del "Pollo alla cacciatora"

  8. Ottimizza le performance

    Le prestazioni di una pagina web influenzano direttamente l’esperienza dell’utente e il posizionamento nei motori di ricerca. Per garantire che il tuo articolo sia facilmente accessibile e veloce da caricare:
    Usa Google PageSpeed Insights o Lighthouse per verificare il punteggio delle performance del tuo articolo e, se possibile, segui i consigli che ricevi nella sezione “Miglioramenti” per ottenere un punteggio più alto possibile.
    Ti garantiamo che Google tiene in considerazione le performance delle tue pagine web nel posizionarle nella SERP!Screenshot del report di PageSpeed Insights di Google che riporta un punteggio di 100 su tutti i parametri per la homepage di waveinformatica.com

  9. Segnala il nuovo articolo su Google Search Console

    Dopo aver pubblicato il tuo articolo, è importante informare Google della sua esistenza per accelerare l’indicizzazione:
    Accedi a Google Search Console: Se non l’hai già fatto, verifica la proprietà del tuo sito.​
    Utilizza lo strumento “Controllo URL”: Inserisci l’URL del nuovo articolo e richiedi l’indicizzazione.​
    Monitora lo stato dell’indicizzazione: Dopo qualche tempo, verifica se l’articolo è stato indicizzato correttamente e se ci sono eventuali problemi da risolvere.Screenshot che mostra come richiedere l'indicizzazione di una pagina web su Google tramite Google Search Console

  10. Aggiorna l’articolo

    Un contenuto aggiornato è apprezzato sia dagli utenti che da Google. Per mantenere il tuo articolo rilevante:​
    Rivedi periodicamente il contenuto: Aggiungi nuove informazioni, aggiorna dati obsoleti e rimuovi eventuali link non più funzionanti.​
    Monitora le performance dell’articolo: Utilizza strumenti analitici per capire come gli utenti interagiscono con il tuo contenuto e apporta modifiche basate su questi dati.​ Un tool gratuito che puoi usare fin da subito è ad esempio Microsoft Clarity.
    Rispondi ai commenti e alle domande: Interagire con i lettori può fornire spunti per ulteriori aggiornamenti e miglioramenti.​
    Segnala nuovamente l’articolo aggiornato a Google: Dopo aver apportato modifiche significative, utilizza Google Search Console per richiedere una nuova indicizzazione.

Siamo sicuri che, seguendo questi 10 semplici consigli, i tuoi articoli si posizioneranno in prima pagina su Google: sono le stesse tecniche che utilizziamo in Wave Informatica nella nostra strategia di Content Marketing… e funzionano!

Screenshot che mostra l'articolo di Wave Informatica "Come velocizzare un sito web in 10 semplici step" posizionato al primo posto su Google per la ricerca "Come velocizzare sito web"
Ad esempio, la nostra guida “Come velocizzare un sito web in 10 semplici step” è al primo posto su Google per la keyword “come velocizzare sito web”

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Gli errori da evitare per essere primi su Google

Ecco quali sono gli errori più frequenti che vengono commessi nella scrittura di blog post e che impediscono di essere primi su Google:

  • Contenuti troppo brevi e superficiali: soprattutto quando scrivi di argomenti ampi, è fondamentale che la profondità del testo sia sufficiente. Usa questa regola: minimo 800 parole per argomenti ristretti, minimo 2000 parole per argomenti ampi.
  • Non selezionare le keyword: è fondamentale selezionare almeno una parola chiave principale da inserire, con attenzione, nei titoli e nei paragrafi di testo.
  • URL generico o incomprensibile: l’ideale è avere un URL che rispecchi il contenuto dell’articolo, l’argomento di riferimento o la sua tipologia. Evita dunque url come www.miosito.it/post-123 .
  • Contenuti duplicati: se scrivi di argomenti già trattati da altri blog, puoi prendere spunto da questi, riportando i contenuti e la struttura degli articoli competitor. Ma non copiare interi paragrafi di testo: questa pratica ti farà incorrere in penalizzazioni da parte di Google. Inoltre, ricorda che i contenuti duplicati riguardano anche pagine interne: se hai già trattato lo stesso argomento in altri articoli del tuo blog, non copiare il testo così com’è nel nuovo articolo ma cambia la struttura e usa dei sinonimi.
  • Totale assenza di link esterni e immagini: i link esterni, che puntano dunque a siti web terzi, aiutano Google a capire ulteriormente l’argomento dell’articolo. Le immagini, oltre a migliorare la leggibilità e l’esperienza utente, possono posizionarsi nella ricerca per immagini di Google, costituendo un’ulteriore fonte di traffico.

Conclusioni

Riassumento, perché la tua strategia di Content Marketing tramite blog sia efficace, ricordati di:

  • scrivere contenuti approfonditi, ben leggibili e originali;
  • scrivi i testi in ottica di Ottimazione SEO;
  • cura le performance;
  • includi immagini, link interni ed esterni e dati strutturati;
  • non dimenticare di segnalare l’articolo su Google Search Console;
  • aggiorna i contenuti ogni tanto (anche solo una volta l’anno!).